Data: 31/03/2007 - Anno: 13 - Numero: 1 - Pagina: 3 - INDIETRO - INDICE - AVANTI
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AUTORE: Nicola Caporale (Altri articoli dell'autore)
(Concluse le manifestazioni organizzate per il primo centenario della nascita del professore Nicola Caporale, alle quali abbiamo portato la nostra sia pur modesta testimonianza, vogliamo ora ricordare, come abbiamo fatto altre volte, l’opera del Nostro porgendo ai lettori de “La Radice” un componimento che noi riteniamo tra i più belli e palpitanti di tutta la sua vasta produzione poetica.)
VECCHI
Ora son vecchi. Scorgono la notte a poco a poco approssimarsi a loro e l’intervallo, come terra piatta, deserta eguale e sé nel mezzo soli.
La casa dove amarono remota e forestiera, ed ogni affetto intorno a pezzi e a schegge morto nella mota, e la bandiera un palo senza telo. Come fosse midollo la memoria succhia la solitudine, e l’amaro in fondo resta nella secca gola.
Sono essi i vinti e la vita li butta oltre la siepe de l’oblìo, dove gli stracci stanno senza nome.
Nicola Caporale (da Poesie, Gabrieli Editore, Roma, 1974) |